Fino al 07 aprile l'ospedale degli Innocenti sarà la sede in cui vedere a Firenze la prima mostra dedicata dalla città all'artista ceco. La mostra, nata dalla collaborazione con la Fondazione Mucha e In Your Event by Cristoforo, è curata da Tomoko Sato e Francesca Villanti, ed è patrocinata dal Comune di Firenze e dall’Ambasciata della Repubblica Ceca.
Circa 170 le opere in mostra tra litografie, manifesti, libri, disegni, olii, acquarelli, fotografie, gioielli e decorazioni che rivelano molte sfaccettature dell'arte di Mucha, attraverso un percorso suddiviso in 6 sezioni temporali e tematiche. A colpire è soprattutto il forte impegno sociale con la rappresentazione della donna di una modernità incredibile, poi gli anni di impegno politico col ritorno in patria.
La mostra si conclude con una sezione dedicata al fiorentino Galileo Chini, uno dei protagonisti dell’Art Nouveau in Italia.
L'intero allestimento dell'esposizione punta a immergere il visitatore nel pieno stile e gusto dell'Art Nouveau, attraverso decorazioni e istallazioni che esaltano la bellezza dell'ambiente che ospita le opere di Mucha.
Coinvolgente e ben studiato il percorso racconta al visitatore la nascita di uno degli artisti più amati di fine Ottocento e inizio Novecento. Moltissime e varie le opere che raccontano tante sfaccettature della poetica dell'artista ceco.
 Piccola pecca rappresentata invece dall'illuminazione che, sebbene riesca a creare una sensazione intima e accogliente, è tuttavia un forte ostacolo nella fruizione delle opere spesso poco illuminate e oscurate dall'ombra inevitabile del visitatore che cerchi di avvicinarsi al quadro. Scenografica la sala con gli specchi in cui la proiezione di alcune opere e la musica creano un meraviglioso ambiente in cui sentirsi parte integrante della mostra.
Il biglietto permette inoltre di accedere alla parte espositiva permanete del museo in cui sono presenti diverse opere di artisti fiorentini e una sezione dedicata alla storia dell'Istituto degli Innocenti.
Voto finale più che positivo, per una mostra straconsigliata, ricca di opere, di bellezza e di cura, oltre che impreziosita da un personale cortese e presente in maniera discreta.

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