Il Mudec di Milano ospita fino al 27 Marzo la prima mostra interamente dedicata dalla città all'artista olandese. Il progetto ambizioso del museo mira a ripercorrere i passi che hanno portato l'artista olandese ad esplorare l'arte astratta dopo gli inizi figurativi; al centro dell'analisi non solo le opere dell'artista ma anche quelle di molti colleghi tra i più rappresentativi della Scuola dell'Aja; procedimento reso possibile dalla collaborazione con il Kunstmuseum den Haag, che possiede la più grande collezione di opere di Mondrian al mondo, e che ha prestato per l'occasione sessanta opere.
L'esposizione si divide in diverse aree tematiche secondo il progetto studiato dal direttore del Kunstmusem Benno Tempel e curato da Daniel Koep e da Doede Hardeman.
Le sale dedicate alla mostra si aprono e si chiudono dando particolare rilievo all'influenza che il pittore olandese ha avuto su campi diversi e lontani dalla pittura.
La moda, la musica, il design sono tutti stati influenzati da quella che negli incontri dedicati e collaterali alla mostra viene definita come Formula Mondrian.
La cornice scenografica del palazzo del Mudec offre già da sola una meravigliosa impronta alla mostra, che si articola ben studiata e curata in ogni dettaglio nelle sale a essa dedicata.
Ottimo il concetto che la anima e che viene meravigliosamente estrinsecato lungo il percorso.
Piacevole anche la presenza di elementi multimediali che spezzano e creano movimento vibrante alla monotonia a cui alle volte ci abituano alcuni percorsi dedicati alle mostre pittoriche; coinvolgente e immersiva la prima dedicata alle opere in mostra collegate in modo da rendere manifesto il processo di crescita dell'artista; allegra e giocosa la seconda che sembra riportarci nello studio dell'artista circondati dalla stessa musica e dai colori che animavano il suo estro.Non eccezionale l'incontro con il personale, specie all'accoglienza, in cui proprio l'accoglienza era l'elemento mancante e che forse merita una cura in più.
Nel complesso un buon quantitativo di opere ma il costo del biglietto rimane leggermente sopra la media.
Tuttavia un'esposizione che nel complesso merita una visita, per poter vedere dal vivo un'evoluzione e una crescita artistica che ha segnato non solo il mondo della pittura ma che ha influenzato tanti campi anche distanti da essa.