Dal 7 Luglio 2021 fino al 31 dicembre 2023 la collezione egizia del Museo civico Archeologico di Bologna ospita la maestosa statua di Sekhmet, grazie alla collaborazione e al prestito del museo egizio di Torino.
La statua dall'alto dei suoi 2,13metri di altezza è stata collocata all'ingresso del museo in una posizione di rilievo che accoglie il visitatore della mostra permanente del museo.
Il museo stesso presenta già al suo interno un busto raffigurante la potente divinità egizia rappresentata con la testa di leonessa e il corpo di donna; e questo evento offre la possibilità, per la prima volta, di creare un dialogo che permetta di vederla così come doveva essere nella sua interezza.
Nell'antichità la divinità veniva associata ad una duplice natura, al tempo stesso potente, devastante e magnanima portatrice di prosperità e ricchezze motivo per cui il faraone Amenhotep III, uno dei più noti della XVIII dinastia, aveva deciso la creazione di centinaia di statue disposte ad adornare il recinto del suo “Tempio dei Milioni di Anni” a Tebe Ovest.
Gli studiosi hanno perfino ipotizzato che il gruppo scultoreo arrivasse a contarne perfino 365 per creare un rituale che rendesse sempre benevola la potente divinità.
La sensazione generale nel museo archeologico, è che Sekhmet,la Potente. Una leonessa in città non possa essere definita a tutti gli effetti una mostra. Certamente di rilievo la possibilità di poterla osservare fuori dalla sua sede abituale ma di fatto la mostra appare più come un'occasione un pò sprecata; l'occasione di creare un dialogo un pò più profondo con la mostra permanente, anche solo dedicando un posto diverso da quello assegnato alla statua, oppure l'occasione di creare una collaborazione più ricca capace di portare altri reperti in città.
L'intero progetto sembra più mirare a richiamare visitatori alla mostra permanente che creare un vero e proprio scambio o una mostra vera e propria.
Una visita trascurabile.