La galleria Cavour 1959 è il teatro perfetto per le visionarie e audaci rappresentazioni di David LaChapelle.
Da sempre provocatorio e innovativo, il fotografo riesce con i suoi scatti a fondere la cultura pop con temi di attualità, trattati attraverso la sua lente con cui tutto acquista una nuova luce.
Trenta le opere in mostra tra cui spiccano alcune opere come After the Deluge: Cathedral e Snow Day e soprattutto l'opera inedita Tower of Babel presentata in questa occasione.
L'evento si inserisce nella settimana bolognese di Art city ed Arte fiera e rimarrà disponibile al pubblico fino al 15 marzo.
Nonostante le dimensioni contenute della galleria, la stessa riesce ad offrire un buon numero di opere offrendo un bel racconto dell'opera del fotografo, ovviamente gli spazi limitati rendono piuttosto difficile la fruizione se il numero dei visitatori è troppo alto ma gli organizzatori hanno provveduto a contingentare gli ingressi. Molto presente e coinvolgente il personale che non manca di offrire una parola o un commento a ciascun visitatore che varchi la soglia della galleria. Piccola pecca relativa all'allestimento la scelta di posizionare il proiettore video che riportava una breve intervista dell'artista ad altezza troppo bassa, rendendola fruizione del tutto improbabile e la possibilità di colpire il proiettore elevata.
Per il resto mostra molto consigliata da vedere.

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