Se vi trovate nei pressi di Siena approfittate per una visita alla mostra Il sogno di Lady Florence Phillips, presso Santa Maria della Scala.
Fino al 10 Gennaio il museo offre ai suoi visitatori uno sguardo sulla collezione permanente di capolavori conservata alla Galleria d’Arte di Johannesburg, il principale museo d'arte del continente africano.
Al centro della mostra si colloca proprio Lady Florence che ci accoglie all'ingresso attraverso il ritratto che ne fece Antonio Mancini nel 1909 e ci guida nelle stanze che ospitano oltre un secolo di arte internazionale con oli, grafiche e acquerelli di Degas, Monet, Cézanne, Van Gogh, Matisse, Modigliani, Turner, Rodin, Moore, Lichtenstein, Derain, Pissarro, Corot, Sargent, Sisley, Bacon, Rossetti, Warhol, Signac, Picasso, solo per citarne alcuni.
Queste opere sono quelle che lady Phillips ha scelto per il suo museo pubblico, il primo che Joannesburg avesse visto, nato dalla volontà di creare uno strumento di aiuto sociale soprattutto per le classi più bisognose.
Tra le sessanta opere spiccano alcuni capolavori di artisti sudafricani del XX secolo, regalando un quadro più complesso della portata della visione del progetto di Lady Phillips.
La mostra merita assolutamente una visita. Ottimo l'allestimento, seppure molto semplice e classico ma reso molto interessante dalla cornice in cui si colloca e dai filmati presenti nella sala video, che raccontano meglio il Sudafrica e il contesto in cui il progetto di Lady Florence ha preso vita. Perfetta l'illuminazione sulle opere che crea quasi un piccolo ambiente intorno ad esse regalando ad ognuna l'importanza dovuta.
Col prezzo del biglietto della mostra (5 euro) è possibile accedere anche alla Cappella del Manto, la Sala del Pellegrinaio, la Sagrestia Vecchia e alla mostra “Una Città ideale”.
Il personale, numeroso agli ingressi e un po' più rado nelle sale, si è dimostrato attento, nonostante i numerosi visitatori a far rispettare il regolamento e la sicurezza negli ambienti della mostra.
Piccolo neo, forse dettato dal gusto personale, eviterei in futuro di dedicare uno spazio nelle sale dell'esposizione al merchandising, data anche la grandezza dello spazio ad esso dedicato all'ingresso.
Mostra appagante, anche un po' inaspettata, una bella sorpresa.

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