Fino al 27 Settembre la città di Ferrara offre un'esposizione dedicata interamente ad uno degli artisti forse più noti del panorama contemporaneo. Un artista chiamato Banksy, curata da Gianluca Marziani, Stefano Antonelli e Acoris Andipa, sceglie una sede interessante, una sede che gli permette un dialogo tra storia e contemporaneità, proponendo un dialogo aperto che appassiona il pubblico e sta registrando un afflusso notevole di visitatori. ​ Love is in the air, There's always hope e PulpFiction sono solo alcuni dei lavori che questa esposizione accoglie, per un totale di 100 opere tra dipinti, serigrafie, installazioni e memorabilia, tutte provenienti da collezioni private in quanto l'evento non ha visto il coinvolgimento da parte dell'artista.
L 'allestimento merita il massimo dei voti; lo spazio è stato organizzato nei minimi dettagli regalando importanza ad ogni singola opera che compone l'esposizione. All'inizio della mostra una essenziale ma utilissima mappa sulla vita dell'arista, offre anche a chi ne conosce meno la storia le basi per comprenderne a pieno il background. L'ambiente è curato in maniera eccellente, il visitatore riesce a comprendere il significato più profondo delle opere grazie alle targhe che accompagnano ogni lavoro dell'artista di Bristol.
Ottimo anche il lavoro svolto dal personale che si è dimostrato presente ed attento in questa fase difficile di riapertura dei musei, molti infatti gli addetti ai lavori che presidiano le sale dedicate all'esposizione, allo scopo di evitare assembramenti di troppi visitatori. Il sito dell'evento consiglia la prenotazione del biglietto online per evitare file e attese, modalità che molti musei stanno adottando, migliorando la qualità dell'esperienza per il visitatore.
La mostra vale certamente il biglietto e permetterà a chi andrà a visitarla di conoscere un po' meglio l'artista più misterioso dell'arte contemporanea.

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