La nuova fondazione nata a Verona all'interno di Eataly è un progetto interessante ed innovativo che mira ad espandere i campi di interesse della catena dando vita al primo progetto del gastromarket di Oscar Farinetti dedicato all’arte.
Eataly Art House – EARTH dedica la prima mostra d'apertura ad uno degli artisti più apprezzati e amati al mondo, Anton Corbijn, che torna dopo vent'anni in Italia con Staged.
La mostra, curata da Walter Guadagnini, membro del Comitato Curatoriale di E.ART.H. e direttore di Camera , Centro Italiano per la Fotografia, si sviluppa in un percorso che conta circa ottanta opere dell'artista olandese, ripercorrendo fasi diverse e coprendo un periodo che va dagli inizi della sua carriera ai suoi lavori più recenti.
Tantissimi i ritratti di artisti musicali che spesso sono diventate immagini iconiche, affiancati alla serie a.somebody in cui l'artista si mette nei panni di alcuni dei suoi musicisi preferiti; per poi concludere con 33 still lives in cui gli scatti sembrano estrapolati da filmati, raccontando una narrazione che rimane accennata e pronta a rivivere nella mente dell'osservatore, rivelando l'amore dell'artista non solo per la fotografia ma anche per i video, lungometraggi e biografie. La mostra infatti si completa anche di conferenze che raccontano proprio di questo aspetto ricordando successi come Control (2007) dedicato alla vita di Ian Curtis dei Joy Division, The American (2010) con George Clooney e La Spia – A Most Wanted Man (2014), l’ultimo film con Philip Seymour Hoffman.
La mostra è certamente ben curata e gli spazi e l'atmosfera creano un bellissimo ambiente in cui passeggiare guardando i volti di icone musicali del panorama internazionale, ma in una mostra come questa, sembra quasi una necessità un accompagnamento musicale, che purtoppo è mancato ma avrebbe a pieno completato lo stile e il senso del lavoro dell'artista.
Molta cortesia da parte del personale addetto, nonostante sia visibile che ancora alcuni meccanismi vadano ben rodati, essendo una fondazione nata da poco.
Il costo del biglietto è abbastanza in sintonia con i costi di altre esposizioni.
Sempre interessante la nascita di nuovi spazi dedicati alle esposizioni, che aumentino la possibilità di vedere opere e artisti, per cui spero che l'esperimento funzioni e attiri sempre più visitatori.