Le gallerie P420 e CAR DRDE ospitano una personale su Piero Manai con una selezione di opere realizzate negli anni 80. L'artista bolognese, prematuramente scomparso a soli 37 anni, cambia proprio in quegli anni radicalmente la sua concezione e il modo di rappresentare la realtà; i dipinti diventano più cupi e introversi mostrando una nota drammatica figlia di una esperienza negativa vissuta a causa di un periodo di malattia. La galleria P420 raduna moltissime Figure, Teste e Monoliti, sono dipinti su tela per lo più di dimensioni considerevoli che con uno sguardo introspettivo e intimo mostrano degli autoritratti visti dall'interno, attraverso la visione che ha l'artista di sé stesso. La galleria Car DRDE si concentra invece sulle nature morte in cui riflessi della drammaticità degli autoritratti fanno eco all'interno di opere in queso caso di dimensioni più ridotte. Le due gallerie offrono una cornice eccellente ad una mostra in cui faccio fatica a trovare difetti. Dall'allestimento, realizzato meravigliosamente sfruttando due spazi che persino totalmente vuoti sono capaci di attirare l'occhio del visitatore, e che qui si arricchiscono di opere di forte impatto esaltate dall'atmosfera che le stanze di queste gallerie sembrano creare quasi naturalmente. Ho apprezzato anche il clima per certi versi quasi informale che ha caratterizzato l'inaugurazione e la gentilezza e disponibilità del personale. Fattori che hanno reso l'esposizione viva e ben più fruibile, allontanandosi da quella sensazione di distacco e rigidità che troppo spesso alcune gallerie creano, quasi ci si trovasse di fronte ad un evento sacro.
Unica piccola pecca, forse per la forza dell'abitudine, risulta nella scelta di portare il visitatore subito nel mezzo della mostra senza una piccola guida o un opuscolo che nel caso della Car DRDE erano posizionati nell'ultima stanza e nella sala centrale della P420 . Una scelta insolita e scomoda per chi fosse all'asciutto di informazioni sull'artista ma forse una scelta capace di immergere subito nell'universo dei ritratti di Manai.